Un’Azienda sempre più protagonista nella gestione del welfare dei 21 Comuni della Vallesina, capace di offrire servizi a 360 gradi ai soggetti più fragili e a chiunque abbia bisogno di un aiuto. L’Asp Ambito 9 si conferma un modello d’impresa sociale a livello nazionale e presenta il programma del 2022 (il bilancio è stato approvato ieri dall’assemblea dei soci) dove saranno gestite risorse per 26,5 milioni di euro, più del doppio di quelle che appena sei anni fa sembravano già su livelli considerevoli.
Una crescita esponenziale, frutto di programmazione, progettualità e professionalità, per un’Azienda capace di attrarre ingenti risorse statali, regionali e da altri enti, così da limitare l’esborso dei Comuni associati a nemmeno 7 milioni complessivi, vale a dire poco più di un quarto di quanto sarà redistribuito in beni e servizi alle comunità (oltre 7 mila i beneficiari dei servizi, quasi un 50% in più rispetto agli anni passati a dimostrazione di come la pandemia abbia lasciato il segno anche sotto il profilo economico e sociale).
Nel presentare numeri e obiettivi del nuovo anno, il presidente Matteo Marasca ed il direttore Franco Pesaresi hanno sottolineato “l’evoluzione dell’Azienda sempre più punto di riferimento dei Comuni in molteplici servizi, consapevoli di avere un braccio operativo solido e concreto, capace di intercettare al meglio bisogni e aspettative”. Anziani, disabilità, immigrazione, disagio e povertà, minori e famiglie le principali aree di intervento dove saranno allocate le risorse. Assistenza sociale, ma anche interventi di opere pubbliche, a cominciare dalla ristrutturazione della casa di riposo di Jesi che prenderà finalmente il via nel 2022, ma anche la riqualificazione di altri spazi pubblici per il sociale con i fondi del Pnrr. Tra gli obiettivi anche una serie di interventi mirati come l’avvio della gestione di un nido d’infanzia (a Maiolati), un progetto di housing first per i senza fissa dimora, l’ampliamento del progetto per i minori stranieri non accompagnati (da 35 a 42 posti) e, tema di grande attualità, un progetto dedicato ai giovani per elaborare strategie al contrasto dei comportamenti devianti, oltre a nuove case per l’autonomia abitativa dei ragazzi disabili e a un progetto per il contrasto della solitudine degli anziani.
Alla presentazione sono intervenuti anche l’assessore ai servizi sociali del Comune di Jesi, ente capofila, Marialuisa Quaglieri ed il presidente dell’Assemblea dei Soci Sandro Barcaglioni.
“Si è creata nel territorio una importante rete strategica - ha detto la Quaglieri - capace di dare risposte a tutto tondo ai bisogni della comunità, grazie anche alla piena sintonia dei Comuni coinvolti. L’Asp è diventata la casa comune dove vengono fornite tutte le risposte a chi è in difficoltà, tra l’altro da parte di persone che operano con grande passione e professionalità, requisiti indispensabili per questo tipo di servizi”. E anche sotto il profilo del personale impiegato i numeri sono importanti: 69 i dipendenti e ben 532 le unità di personale esterno privato che opera nei servizi e negli interventi gestiti dall’Asp attraverso gare d’appalto e convenzioni.
“Sempre più Sindaci - ha aggiunto Barcaglioni - si stanno convincendo dell’utilità di affidare ad Asp servizi sensibili che i Comuni, con personale sempre più ridotto, non riescono ormai a garantire. Questa Azienda ha dimostrato di non è essere un carrozzone come spesso è accaduto nei consorzi pubblici del passato, ma una struttura che cresce e che sa generare servizi di grande importanza per la collettività”.
Jesi, 16 dicembre 2021