[^] Interventi a favore di minori in comunità

Interventi a favore di minori ospiti in strutture residenziali di accoglienza

Nel caso in cui l’ambiente familiare del minore presenti condizioni di grave rischio psicofisico e/o relazionale, nonostante pregressi interventi di sostegno ed aiuto, o in caso di emergenza, il Tribunale per i Minorenni dispone, con provvedimento urgente, che il minore debba essere allontanato dalla propria famiglia di origine e collocato in struttura residenziale di accoglienza.  

Inoltre quando il minore si trova in una condizione di grave pericolo per la propria integrità fisica e psichica e non si può attendere la disposizione del Giudice Minorile, la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione dell’infanzia, lo colloca in luogo sicuro sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione (art.403 c.c.). 

Le strutture residenziali di accoglienza sono quelle disciplinate dalla L.R. Marche n. 20/2002 e n. 21/2016 e DGR 940 del 20/07/2020 e cioè: 

  • Comunità familiare per minorenni 
  • Comunità socio-educativa per minorenni 
  • Comunità di pronta accoglienza per minorenni 
  • Comunità di accoglienza per bambino-genitore 

Le finalità dell’inserimento in comunità sono: 

  • Garantire al minore un contesto di protezione in grado di accompagnarlo nel suo percorso evolutivo; 
  • Aiutare la famiglia a recuperare le competenze genitoriali con l’obiettivo di garantire al minore ogni possibilità di rientro in famiglia. 

L’inserimento in Comunità è l’estrema ratio e viene valutato solo se non è possibile, nel superiore interesse del minore, inserirlo in contesti di tipo familiare (L.149/2001). 

Interventi a favore di minori in comunità

Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l’utilizzo dei cookie.

Privacy policy