[^] Servizio del buon vicinato

Servizio di buon vicinato

Questa Azienda, al fine di offrire un’ulteriore opportunità di inclusione sociale e lavorativa ai beneficiari accolti nel Progetto SAI e di favorire la partecipazione attiva della comunità ospitante, ha regolamentato e attivato il Servizio di “Buon vicinato”.

Tale Servizio rappresenta una nuova ed aggiuntiva forma di sostegno che può essere attivata in favore di singoli beneficiari adulti o di nuclei familiari, anche mono-genitoriali, per rispondere a necessità che potrebbero insorgere durante la loro permanenza nel progetto e ostacolare il processo di integrazione lavorativa e sociale.

Ad esempio, il Servizio di “Buon Vicinato” può essere attivato in favore di madri sole con minori che, per poter frequentare un corso di formazione o un tirocinio lavorativo, hanno bisogno di una famiglia che accolga e si prenda cura dei figli in loro assenza.

L’attivazione del Servizio è disposta da questa Azienda su propria proposta o dietro richiesta da parte di uno degli Enti Gestori del RTI e presuppone, nella fase iniziale, un’opera di sensibilizzazione della comunità ospitante anche attraverso il coinvolgimento diretto delle Amministrazioni locali partner del progetto e delle Associazioni/Enti del Terzo settore presenti sul territorio.

Una volta individuate delle famiglie/coppie/single disponibili, è compito dell’Ente titolare procedere alla valutazione e all’individuazione di chi meglio risponde alle esigenze della singola situazione per cui si è reso necessario attivare il Servizio.

La definizione e gestione del progetto di “Buon vicinato” è a carico dell’Ente titolare in collaborazione con il RTI e prevede un impegno sottoscritto da tutte le parti coinvolte (ovvero dagli Enti referenti del caso, dal beneficiario e dalla famiglia/coppia/single ospitante). In tale progetto vengono specificati, oltre ai dati del beneficiario, la durata (che può, comunque, essere prorogata), gli obiettivi e gli impegni di tutte le parti coinvolte nonché le modalità di verifica del suo andamento.

Dalla formulazione del Regolamento del Servizio (febbraio 2019) ad oggi, si sono concretizzate delle esperienze molto significative di “Buon vicinato” dove, grazie all’aiuto di famiglie disponibili della comunità ospitante, alcuni nuclei mono-genitoriali accolti nel Progetto sono riusciti ad acquisire un’autonomia lavorativa/abitativa e a crearsi una rete sociale territoriale di supporto più ampia.

Nell’ambito del progetto di “Buon vicinato”, l’Ente titolare ha provveduto ad inserire anche un’altra importante iniziativa, quella del “Buono tempo”, sempre con la finalità di creare un contesto quanto più accogliente e favorevole all’integrazione dei beneficiari. Anche questa iniziativa presuppone la disponibilità da parte di famiglie/coppie/single della comunità ospitante a dedicare del tempo a dei nostri beneficiari per offrirgli un sostegno (concretizzabile, per esempio, nell’accompagnamento nello sport o a scuola di bambini e ragazzi) o per un semplice invito a cena o a pranzo. Ad oggi, alcuni dei nostri beneficiari singoli e una famiglia sono stati invitati a cena da cittadini di Osimo e Maiolati Spontini; a dire dei diretti interessati, tali esperienze sono state molto positive in quanto, da un lato, hanno stimolato una maggiore riflessione da parte delle famiglie ospitanti sul fenomeno migratorio e, dall’altro, hanno costituito per i beneficiari un’ulteriore possibilità di conoscenza e di relazione con il territorio

Servizio del buon vicinato

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